La melatonina e il monitoraggio del sonno nei soggetti autistici
Autismo e disturbi dello sviluppo
Volume 11, numero 1, gennaio 2013
Natalino Foti, Alessia Logorelli, Giovanni Marino, Maurizio Elia e Lucio Moderato
Fondazione Marino per l’Autismo
Sommario
Presso la "Fondazione Marino per l'Autismo Onlus" la melatonina è stata estesamente usata sia per migliorare la quantità e la qualità del sonno sia per ridurre il corredo farmacologico che i soggetti campione presentavano all'ingresso. Nel corso di uno studio la melatonina è stata somministrata a sei persone e, dall'esame dei dati relativi al monitoraggio del sonno, è emerso che in questi soggetti sono diminuiti i tempi di addormentamento e i risvegli notturni, con una ricaduta positiva sulle ore di sonno effettivamente dormite. Questi effetti hanno permesso di ridurre la quantità e, in alcuni casi, di interrompere la somministrazione di alcuni farmaci, fra i molti presenti nelle terapie farmacologiche dei ragazzi all'atto del ricovero. Inoltre l'effetto della melatonina sulla buona igiene del sonno è perdurato anche dopo la sua sospensione.
Un modello organizzativo e gestionale dedicato a persone con autismo: Fondazione Marino per l'autismo onlus
AJIDD - American Journal on Intellectual and Developmental Disabilities
Edizione italiana - Volume 10, Numero 2 - giugno 2012
Giovanni Marino, Natalino Foti, Alessia Logorelli, Maurizio Elia e Lucio Moderato
Fondazione Marino per l’Autismo
Riassunto
Il presente resoconto propone le risultanze di tre anni di attività di sperimentazione effettuata dalla Fondazione Marino per l’autismo onlus e permette di:
1. delineare un modello organizzativo e gestionale rispondente al “bisogno” della persona con autismo della sua famiglia;
2. individuare il numero di ricoverati in relazione alle specificità individuali e ai requisiti organizzativi, strutturali e professionali;
3. definire il ruolo del medico di medicina generale;
4. adattare un modello educativo-riabilitativo ai bisogni individuali supportandolo con strumenti di controllo dei risultati monitorati anche in funzione del personale impiegato.
Il modello sperimentato, valido ed efficace strumento riabilitativo, aderisce ai principi condivisi dalla comunità scientifica riassunti nelle Linee guida per l’autismo pubblicate in Italia nel novembre 2011.